Margherita d’Amico è scrittrice, sceneggiatrice, giornalista e attivista.
Nasce a Roma da una famiglia di intellettuali, inizia a lavorare come traduttrice dall'inglese per il teatro, poi è autrice per la radio e il cinema: fra le altre, collabora alla sceneggiatura del film PANNI SPORCHI di Mario Monicelli.
Nel 1989 lavora per il Corriere della Sera, dove per ventitré anni scrive di cultura e spettacoli, poi di temi sociali, ambientali e di diritti degli animali. Nel 2012 passa a La Repubblica con una collaborazione esclusiva fino al 2023.
Nel 1993 pubblica con Anabasi il suo primo romanzo, Rane, riedito da Bompiani. Seguono altri quattro romanzi, fra cui Il Secondo di Bordo. Nel 1997 con Mondadori esce La pelle dell'orso.
Nel 1996 scrive Storie di Cinema (e d'altro) per Garzanti, riedito da Bompiani, un libro-intervista dedicato a sua nonna, la sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico, da cui nel 2004 viene realizzato il documentario Suso Racconta per la regia di Luca Zingaretti.
Nel 2001 è autrice del documentario Gulu - Una guerra dimenticata, per la regia di Zingaretti, realizzato per sostenere i progetti della ONG AMREF in Uganda, sul conflitto ignorato dai media, eppure, definito dall’Onu la prima emergenza umanitaria del pianeta. Il documentario partecipa alla Mostra del Cinema di Venezia 2002 e viene trasmesso da LA7. L’autrice e il regista ricevono il Premio dell'Archivio Disarmo Colombe d'Oro per la Pace e il Gonfalone d'Argento della Regione Toscana.
Bompiani ha rieditato Gulu – quando Kony portò l’inferno.
Nel 2016 per Bompiani esce Socrate 2896, il dialogo fra un toro condannato a morte e una bambina.
Nel 2017 pubblica Conosco i miei polli - Gli animali ci definiscono (Gallucci) nel 2019 conduce su Radio3 con il filosofo Leonardo Caffo il programma L'Umanità e altri animali.
Da molti anni è attiva nelle battaglie per la difesa dell’ambiente e delle altre specie, vive in campagna dove mantiene una piccola oasi.